La storia del Mulino di Arignano è strettamente connessa al lago che lo alimentava, un bacino artificiale voluto nel 1838 per scopi irrigui dai Costa della Trinità, a quei tempi signori del luogo.
Il Mulino ha smesso di macinare nel 1967, non più competitivo ed efficiente di fronte allo sviluppo di nuove tecnologie e ai mulini a cilindri di concezione industriale.
I proprietari stanno lavorando per poterlo recuperare e fare di questo luogo speciale uno spazio di condivisione e di incontro, a disposizione della collettività. L’obiettivo è poter dare la possibilità, alle persone che accedono al mulino, di scoprire la funzione che esso aveva nella società contadina del passato. L’andare al mulino significava trascorrere del tempo in luogo di lavoro e di fatica, ma permetteva anche ai contadini di incontrarsi ed era una occasione di scambio e di convivialità, in attesa che il grano fosse trasformato in farina.